Sentendomi in dovere di scrivere post esaurienti (e corredati da immagini più o meno edificanti), finisco per impegnare ore e ore nella stesura di disquisizioni di inaudita lunghezza, che oltre che inauditi restano anche invisi -nel senso che praticamente nessuno li legge per intero, tranne pochi eroici indomabili aficionados-.
Oltre al fatto che non sempre dispongo di ore e ore libere; risultato: inizio le cose e poi non le finisco.
Quindi, per rimettermi in carreggiata, il post di oggi finisce qui.
Punto.
Ok, sto mentendo: non ce la faccio ad essere così sintetico. Però è anche vero che il tempo stringe e soprattutto dovrei imparare il dono della sintesi. E della costanza. Ho visto recentemente questo film in cui c'è una tizia disorganizzata che decide di punto in bianco di fare un blog di cucina e di fare tipo cinquecento ricette in 365 giorni, ipotecando seriamente il suo stipendio nel comprare aragoste; per tenere fede al suo impegno arriva a darsi pure malata al suo noiosissimo lavoro (un sacrificio peraltro comprensibile), ha degli attimi di sconforto ma misteriosamente non demorde, e alla fine diventa una famosa scrittrice. Wow. Tanto disorganizzata non doveva mica essere, sennò si sarebbe fermata pure lei all'ottavo post.
Io però sono già al nono. Che in tipo quattro mesi mi sembra un po' pochino. Ma vabbé.
Tra parentesi, sempre in tema di costanza, di buoni propositi, soprattutto di imbrattamenti di pixel e di megabyte di spazio pubblico - e per impedirmi di tirarmi indietro come al solito - confesso pubblicamente che oggi, mercoledì 2 novembre 2011, dopo una latitanza di anni, mi iscriverò ufficialmente in palestra.
Palestra dove, per inciso, la mia fama di lavativo mi ha preceduto, visto che la lezione di prova l'ho fatta tipo un mese fa e poi puff, sparito, tipo Houdini, tipo i rapiti dagli UFO, tipo che devono chiamare Chi L'Ha Visto o quell'odioso tizio di Quarto Grado che se ne sta sempre inevitabilmente di tre quarti davanti alla telecamera, presumo per sembrare più magro. Il che, a pensarci bene, è un'ottima alternativa all'iscriversi in palestra e fare orride diete.
Sì che poi scusate, mica ci avevo pensato io che si poteva iscriversi anche metà mese. Ero abituato che ti iscrivi il primo del mese, il rinnovo è il primo del mese (con tanto di squilli di tromba verso gli ultimi del mese precedente, "ricordatevi di rinnovare se non l'avete fatto!"), insomma se ti iscrivi tipo il 10 del mese sono cavoli tuoi, lo paghi comunque tutto e il 1° successivo di nuovo mano al portafogli.
Così dopo la lezione di prova ho avuto giusto quei, uhm, diciamo dieci giorni di atroci sofferenze in cui gli addominali si erano tramutati in un'unica massa solida, tremante e contratta (e molto, molto dolorante).
Poi verso il venti ottobre sono riuscito di nuovo a camminare eretto, e quindi potevo anche teoricamente tornare in quel luogo di
Ma i buoni propositi c'erano, tant'è che aspettavo con ansia il momento di varcare nuovamente la soglia della palestra. E di restare piegato nuovamente in due per altri dieci giorni. L'ansia, a ben vedere, c'è sempre.
Solo che poi, sfortuna, trovo proprio a fine ottobre -e al Billa mentre compro biscotti e patatine, per giunta- un frequentatore della stessa palestra che mi consegna giustamente il trofeo del massimo entusiasmo abbinato alla minor presenza mai totalizzata. Succede.
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il materiale di cui sono composti i pesi non è pervenuto. Non fate domande. |
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