...Ecco, probabilmente no: non c'era proprio il bisogno di intasare la rete con un altro blog, ne parto già pienamente consapevole. Però d'altra parte arriva un momento nella vita (per non dire: nella giornata di oggi) in cui uno si sente invischiato in una trita noiosa routine e prova un impellente bisogno di sperimentare novità.
La prima che mi è venuta in mente è questa. Un blog. Poteva andare peggio, tutto sommato.
Chiaramente sorge spontanea LA domanda: già non perdo abbastanza tempo con Facebook?
Altrettanto spontanea la risposta: SI',ovviamente.
Ma pensandoci un attimo là i commenti sono brevi, lapidari. Mancano di adeguata introspezione. Qui invece, immagino, uno si può lasciar andare all'introspezione, e intasare alla grande.
Il che, chiaramente, non è necessariamente un bene. ANZI.
In questa titanica impresa del blog, che stimo aleatoriamente intorno ai 100 post (così, tanto per sparare un numero a caso, e dare a chi legge la sensazione di un qualche senso di programmazione, cosa che chiaramente mi manca) intendo ovviamente dare il mio contributo a cambiare il mondo trattando molteplici argomenti, spaziando in ogni branca del sapere conosciuto, con particolare riguardo su fondamentali temi culturali quali:
- film pacchiani,
- musica di cattivo gusto, possibilmente trash
- cibi strani e ricette di cucina discutibili da me personalmente sperimentate,
- perdite di tempo varie, principalmente di matrice nerd
- gatti, ovviamente
- questioni filosofiche di straordinaria portata e rilevanza,
- temutissime discussioni teologiche o pseudotali,
- cavolate in genere, senza ulteriori specifiche.
- ...bé....
Per il momento possono bastare. Mi riservo di inquinare la lista successivamente, con la prima associazione di idee che mi verrà in mente.
In ogni modo questa del blog è un'idea destinata ineluttabilmente a finire in un tragedia, perchè a pensarci un attimo i casi di un ipotetico scenario che si potranno presentare sono due:
A) La cosa del blog dopo un po' mi viene a noia, e lo pianto là. E allora ci sarà alla deriva di Internet un relitto incompiuto di blog, una cosa triste lasciata là, un aborto che denota incostanza e incapacità di terminare quello che si è cominciato; oppure
B) La cosa del blog mi prende al punto da continuare per mesi, arrivando effettivamente a 100 o più post, andando così a prosciugare il poco tempo libero rimasto. Dopo 8 ore incollato allo schermo al giorno, anche dopo. Una vita davanti al PC.
Furbo, si chiama.
Boh, vabbé. Almeno così mi sentirò al passo con i tempi. TUTTI hanno un blog. Bè oggi in mensa, quando mi è venuta l'idea, veramente non ce l'aveva nessuno dei presenti. Però bisogna pur cominciare da qualche parte.
Ma un blog a che serve, poi? "Serve" per modo di dire, intendo... Wikipedia dice che è un diario personale on-line, dove la gente scrive le proprie riflessioni; il che mi sembra un grosso autogol visto che il vantaggio principale dei diari personali è appunto quello di essere personali.
Questo on-line invece ha il grosso handicap di essere on-line, nel senso che CHIUNQUE può leggerlo. Il che è molto preoccupante nel momento in cui uno ha lo scopo dichiarato di scrivere qualunque cosa gli passi per la mente, il che ha tutta l'aria di significare cavolate sparate a random, così, nero su bianco, che poi uno va a rileggerle dopo qualche anno e vorrebbe sotterrarsi dalla vergogna.
come probabilmente non c'era bisogno di un ulteriore blog nella rete, e nemmeno di altri mirabolanti mezzi con cui seguire le tue "seghe mentali" -oh! l'hai detto te, eh! io non c'entro-, allo stesso modo non c'era bisogno di un mio commento, ma: a) qualcuno deve pur iniziare, percui mi prendo io l'onere, e b) non mi avresti detto "vai a vedere questo sito"...
RispondiEliminaperò non c'è un tubo da commentare, se non il fatto discutibile di una tua prima foto discinta: capisco tu abbia velleità da velina, ma a tutto c'è un limite :D non devi mica accalappiare calciatori dementi o copertine dei tabloid, tu... tu, un lavoro -si, ok.. stressante e demotivante quanto vuoi, ma pur sempre pagato- dicevo, un lavoro ce l'hai (e su questo, son sicura, ne leggeremo...)
solo una cosa, sono la prima sostenitrice, e la prima commentatrice: merito un premio e la menzione speciale.
Perdona la velinità della foto, ma in questi giorni fa un caldo africano, quindi diciamo che è in tema; e poi mica sono io il soggetto della foto.... hai mica visto cosa c'è nello zaino? ^.^
RispondiEliminaNo in realtà non c'era bisogno di affollare il web con un ulteriore diario on line, questo è vero, concordo... ma perchè non tentare la titanica impresa di presentarsi ai lettori on line con qualcosa che dia la speranza di essere diverso?
RispondiEliminaDi non essere una mera narrazione accademica di fatti, di storie, di cuoricini (non è il caso di un blog maschile), di partite di calcio o di massime malinconiche volte a far percepire tramite parole altrui il proprio stato d'animo...
Mi sembra che come primi due post, scritti a fine agosto, possano esserci buone speranze che sia molto molto meno banale di tanti altri e che, oltre ad essere un ulteriore pacchetto di byte che transita sui cavi di rete, sia anche qualcosa che solletichi energicamente i neuroni. :)
Sono il terzo commentatore. Gaio e tripudio!